“Eredità culturale immateriale e identità di Lambrate, gli anni del cambiamento”
I SEGNI DELLA MEMORIA
Dai Martinitt ai giorni nostri
I Martinitt
Lambrate è stato ed è un quartiere innovativo non solo per quanto riguardo l’agricoltura, l’industria e la nuova economia dei servizi, la comunicazione. Nell’ultimo secolo forse più di altri quartieri milanesi, ha saputo leggere i cambiamenti della società, interpretare i bisogni e le esigenze di donne, uomini e famiglie che arrivavano da “oltre il ponte”, dal sud, da altri paesi del mondo, riconoscere vecchie e nuove povertà delle bambine e dei bambini, ascoltare e sostenere le lotte per i diritti e per il lavoro nelle fabbriche, accogliere persone fragili e sole.
Questa Lambrate - attenta, solidale, inclusiva - esiste ancora.
E forse il luogo simbolo, che pure ha cambiato funzione, è il complesso dei Martinitt, in
San Girolamo Emiliani, figlio di un senatore veneziano, dopo la propria liberazione dalla prigionia di guerra (da lui ritenuta miracolosa), rientrò a Venezia, diede tutti i suoi averi ai poveri e radunò tutti gli orfani in una sua proprietà lagunare. Attorno a lui si formò un ordine religioso, quello dei Somaschi, dedicato alla cura degli orfani. Nuclei di orfani furono raccolti anche a Milano, prima nelle vicinanze della Chiesa di S. Sepolcro, poi in via Crocifisso.
Il duca di Milano Francesco Sforza si fece patrono dell'iniziativa e nel 1532 offrì un locale in via del Giardino (l'attuale via Manzoni, all'angolo con via Morone). A quel locale era annesso un oratorio, consacrato a San Martino di Tours. Il linguaggio popolare associò le due istituzioni: i ragazzi orfani vennero chiamati Martinitt (al singolare, Martinin) e l'oratorio divenne "San Martino degli Orfani".
L'organizzazione delle orfanelle venne invece presa sotto la protezione di San Carlo Borromeo, che diede loro una prima sede in uno stabile a lato della chiesa di Santa Caterina. Le orfanelle presero il nomignolo di "stelline", dal nome del monastero dell'ordine delle monache benedettine di Santa Maria della Stella. L'orfanotrofio femminile rimarrà ospitato in quei locali fino alla sua chiusura nel 1971.
Nel 1772 i Martinitt lasciarono via Manzoni e si trasferirono, su disposizione di Maria Teresa d'Austria, nell'area del convento di San Pietro in Gessate. In questa nuova sede i ragazzi sarebbero potuti rimanere fino ai 18 anni e imparare un mestiere. Quando Napoleone prese Milano nel 1796, trasformò la sede di San Pietro in ospedale militare e i Martinitt si trasferirono in alcuni locali di Brera e poi nell'ex convento di San Francesco Grande. Nel 1803 i Martinitt tornarono nella vecchia sede di via Manzoni, che li vide, nel 1848, come staffette degli insorti negli scontri delle Cinque giornate di Milano, spostandosi da una barricata all'altra.
Nel 1931 fu aperta la nuova grande sede dell'istituto in via Pitteri, allora in aperta campagna.
In generale la vita dei Martinitt era abbastanza isolata dal contesto cittadino, per motivi educativi e organizzativi, ma negli anni ’60 l’istituzione si aprì al quartiere: i ragazzi frequentavano le scuole pubbliche, suonavano nella Banda che partecipava agli eventi e alle feste del quartiere, i campi sportivi del complesso erano usati anche dalle associazioni della zona.
L'Ente è stato trasformato dal 1971 in Azienda di servizi alla persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio. E in Italia nel 2006 gli orfanatrofi sono stati definitivamente chiusi, in base alla legge 149 del 2000.
Alcun luoghi emblematici del territorio
Via Ugo Monneret de Villard 1
Il progetto è stato promosso da Fondazione Housing Sociale per riqualificare un pensionato per studenti e lavoratori storicamente di proprietà di Fondazione Cariplo. La nuova residenza è pensata per studenti, docenti e lavoratori che cercano una sistemazione temporanea per brevi o lunghi periodi in città. La struttura prevede infatti diverse modalità di alloggio, dall’ospitalità per pochi giorni, al soggiorno per un massimo di undici mesi. Oltre agli alloggi ci sono diversi spazi comuni e di socialità.
Centro Giovanile Cardinale Schuster
Via Padre Lodovico Morell S.J. 2
Alla fine della guerra Padre Morell S.J. si trovò ad affrontare il problema di offrire ai giovani della città di Miano uno spazio dove giocare, fare sport e formarsi ed ebbe l’approvazione del Cardinal Schuster. Il Centro sportivo intitolato al Cardinal Schuster fu fondato a Lambrate e P. Morell S.J. con la sua costante opera lo ha fatto crescere ininterrottamente per cinquant'anni, fino ad ottenere dal Cardinale Martini il riconoscimento di "Agenzia educativa di senso alto”.
Via Casoria 50
Le origini della cascina risalgono al 1200 ed stata fondata dai frati Umiliati. All’inizio del 1600 Federico Borromeo, vescovo di Milano, vede la cascina, se ne innamora e ne diventa proprietario. Nel testamento lascia il possedimento in eredità alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Negli anni Sessanta la cascina versa in uno stato di abbandono e viene acquistata dal Comune di Milano che ne avvia una radicale ristrutturazione. Dagli anni Ottanta, porzioni della Cascina vengono affittate ad associazioni e cooperative che offrono servizi e sostegno a persone con fragilità. Negli anni Novanta si apre la possibilità di strutturare le diverse realtà presenti in cascina, che condividono l’obiettivo di valorizzare le diversità e creare opportunità per persone con disabilità. Nel 2013 nasce Cascina Biblioteca, dalla fusione di Viridalia e Il Fontanile. Oggi la cooperativa è un luogo di riferimento per il quartiere e per l’intera città di Milano.
CEAS – Centro ambrosiano di solidarietà
Viale Giuseppe Marotta 8, Parco Lambro
Voluta dal Cardinale Martini nel 1986, ha diverse aree di intervento: l’Area Minori e Giovani offre alloggi per l’autonomia e realizza interventi socio-educativi, dedicati a minori e adolescenti, italiani e stranieri. L’Area Accoglienza Famiglie costruisce percorsi di accompagnamento all’autonomia con 15 nuclei in condizioni di emarginazione o emergenza abitativa. L’Area Donne ospita fino a 20 persone in residenze segrete: donne vittime di violenza, di tratta, mamme sole o in situazioni di disagio con i loro bambini. L’Area Dipendenze è un servizio residenziale che offre un percorso terapeutico personalizzato a 10 uomini. Nella Villetta San Gregorio, l’Area Salute Mentale offre percorsi di cura, riabilitazione e reinserimento sociale a 13 persone con problematiche psichiche.
La vicinanza del Lambro è causa di inondazioni e negli ultimi vent’anni per ben tre volte la struttura ha visto arrivare le acque che hanno distrutto la quasi totalità delle attrezzature. Senza contare il numero di evacuazioni, già cinque nel solo 2024.
Viale Giuseppe Marotta 18/20, Parco Lambro
Exodus è un’organizzazione senza fini di lucro, che ha come obiettivo principale quello di offrire risposte pedagogiche efficaci ai gravi problemi di disagio sociale, in particolare le tossicodipendenze, e di mettere in atto tutte le azioni educative nei confronti degli adolescenti e dei giovani finalizzate alla sana maturazione degli individui. La Fondazione ha lo scopo di svolgere attività di prevenzione, assistenza, cura, formazione professionale e di reinserimento socio-lavorativo ai giovani tossicodipendenti o affetti da altre forme di disagio, ospitandoli in centri di accoglienza e cura.
Exodus, al Parco Lambro, è ospitata all’interno di Cascina Molino Torrette, un vecchio mulino, di cui si può vedere la ruota. La vicinanza al fiume Lambro e alle rogge ha però reso questo luogo “a rischio” di esondazioni, come è accaduto più volte negli ultimi anni.
Centro Pia Marta
Via Pusiano 52
Il Centro, fondato nel 1951 da Don Giovanni Calabria, è passato sotto la direzione della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth a partire dal 1 settembre 1992. E’ accreditato in Regione Lombardia per attività di servizi al lavoro e servizi di formazione. Oltre alle attività di Formazione Professionale, sono stati avviati molteplici servizi a carattere Socio Educativo che hanno fatto del Centro Padre Piamarta un importante punto di riferimento per il territorio della periferia est di Milano: Centro Socio – Educativo (CSE), Servizio Formativo all’Autonomia - SFA, Centro Diurno Disabili - CDD, Comunità Socio Sanitaria - CSS (disabili), Centro di Aggregazione Giovanile.