Eredità culturale immateriale e identità di Lambrate, gli anni del cambiamento”

I SEGNI DELLA MEMORIA

La Chiesa di San Martino e l’Oratorio nuovo

La chiesa fu costruita ad inizio Novecento su progetto di Ugo Zanchetta in forme neoromaniche, demolendo un edificio ecclesiastico risalente al XIV o XV secolo, di cui rimane la sola parte basamentale del campanile. La nuova chiesa fu costruita in due tempi: la parte absidale, un tratto delle navate e la sacristia, risultanti fuori del perimetro della vecchia chiesa prima dello scoppio della guerra; poi, a partire dal 1924, si procedette alla demolizione della vecchia chiesa e si completò la nuova parrocchiale; probabilmente per ragioni di spazio la nuova chiesa fu costruita in senso opposto alla precedente (e alla tradizione che vuole l’altare rivolto a oriente), tanto che ora il campanile risulta non più nell’abside ma sulla facciata. I lavori si protrassero dal 1914 al 1928, e la chiesa venne consacrata dal cardinale Ildefonso Schuster il 5 marzo 1931. Nel 1981 la parte interna fu sottoposta a lavori di adeguamento.

Dal 2000 con l’arrivo di Don Luigi Badi furono fatti grandi interventi sulla Chiesa, che è pregevole dal punto di vista architettonico perché è un neoromanico lombardo d'inizio del novecento.

L’edificio accanto alla Chiesa ospitava il Circolo ACLI “Giovanni Bianchi”, mentre l’oratorio maschile era in via Saccardo, e quello femminile, con l’asilo, era in via Conte Rosso 5.

La partecipazione alla vita dell’Oratorio era molto intensa, ma con la fine degli anni ’50 la sede perse il campo di calcio e gli spazi divennero insufficienti.

La Parrocchia decise allora di costruire una nuova sede, fortemente voluta da Don Giovanni Merlini, coadiutore. Il sogno si è realizzato nel 1961 e l’Oratorio nuovo è stato costruito in via Dei Canzi, di fronte alla Chiesa; all’inizio c’era un campo di calcio e un edificio che era solo una “baracchetta”. Adesso la chiamano così, ma allora era stato un evento, e qualcuno lo chiama frutto della provvidenza.
Un tempo chi faceva l'abbonamento RAI partecipava a un concorso, con un premio, un'automobile. Don Giovanni ha avuto la fortuna di essere estratto a sorte e praticamente ha devoluto i soldi della vendita dell’automobile alla costruzione della “baracchetta”, che ospitava la segreteria, il bar con bigliardino e due spogliatoi.

Nel 1967 viene poi costruita la Casa del Giovane, che va a sostituire la baracchetta. La cura dell’edificio, gli ampliamenti, le ristrutturazioni sono sotto gli occhi di tutti.

 Vincenzo Casati  

AUDIO Don Luigi – la Chiesa

Carlo Re – il nuovo oratorio

Cesare Monti - il nuovo oratorio